UN GUADAGNO CHE PUO’ SOLO CRESCERE! Con la Card [gratuita] effetto Scaricare Tutto Tutti… IL POTERE DEI PICCOLI NUMERI.

REGISTRARE OGNI SPESA: sai cosa potrebbe voler dire? Non è solo una nuova Economia: è qualcosa che porta un vantaggio per tutti!

Registrare ogni spesa? Con la Card “effetto Scaricare Tutto Tutti: registri ogni spesa e tornano soldi sul tuo conto [Cashback: è ritorno di soldi ad ogni spesa!]. E provi l’effetto del potere del passa parola. 

Ovvio che ti venga la prima domanda: “Ma dai, son pochi centesimi! Come pensi di poterci guadagnare davvero?

E poi aggiungi: “Come puoi pensare che uno strumento come questo ti possa far guadagnare? «…una Card gratuita che registra le spese e fa tornare soldi sul tuo conto!»    

Capisco la tua domanda..

Ed è per questo che Ti voglio raccontare una storia. Un racconto breve sul potere dei piccoli numeri e del passaparola.

E’ la storia sull’origine del gioco degli Scacchi, la conosci?

E’ una storia antica che parla del grande potere che hanno i piccoli numeri.

Questa storia oggi la ricordano in pochi ma nel Medioevo era sulla bocca di tutti. Pensa, perfino Dante la rievoca nella Divina Commedia per indicar dei numeri il piu’ grande…  “lo sterminato numero degli Angeli!”  

C’era una volta un ricchissimo Principe indiano, forse un Sultano. Le sue ricchezze erano tali che davvero nulla gli poteva mancare. Ogni suo desiderio veniva esaudito. Aveva tutto ed ovviamente le sue giornate trascorrevano nell’ozio e nella noia. Ed è così che l’ozioso Sultano si mise in testa che doveva essere lui a cercare qualcosa di speciale. Con la bramosia di un desiderio inesaudibile decise di lanciare un gioco: a colui che riuscirà a farmi divertire nuovamente donerò qualunque cosa esso mi chieda !”; questo fu il bando che fu pubblicato nel regno.

A corte si presentò una lista sterminata di personaggi d’ogni genere. Eruditi, saggi e fachiri. Stravaganti girovaghi, maghi improbabili e spericolati saltimbanchi. Nobili sfarzosi e zotici plebei. Tutti provarono a rallegrare il Principe annoiato. Nessuno ci riusciva. Finché si fece avanti un mercante, famoso per le sue invenzioni. Aprì una scatola, tirò fuori una tavola con 32 caselle bianche e 32 caselle nere disegnate alternativamente e vi appoggiò sopra 32 figure di legno variamente intagliate e disse al nobile reggente:

«Con i miei omaggi, o potentissimo Signore,
vi porgo questo gioco di mia modesta invenzione.

L’ho chiamato “il gioco degli scacchi”»
.

Il Principe guardò perplesso il mercante. Gli chiese spiegazioni sulle regole. Il mercante gliele mostrò con il gioco. E lo sconfisse in una partita dimostrativa.

Punto sull’orgoglio il Principe chiese la rivincita, e perse nuovamente. Fu alla quarta sconfitta consecutiva che il Sultano capì il genio del mercante. Si accorse per giunta che non provava più noia ma anzi un gran divertimento! Memore della sua promessa chiese all’inventore di tale gioco sublime quale ricompensa egli desiderasse.

Il mercante, con aria dimessa, chiese solo un chicco di grano. Un chicco di grano? Sì, un chicco per la prima casella della scacchiera, 2 chicchi per la seconda, 4 chicchi per la terza, 8 per la quarta, e così via, andando avanti a raddoppiare di casella in casella. Fino all’ultima casella.

Stupito da tanta modestia il Principe diede ordine affinché la richiesta del mercante venisse subito esaudita.

Gli scribi di corte si apprestarono a fare i conti. Dopo qualche calcolo la meraviglia si stampò sui loro volti. Il risultato finale era uguale alla quantità di grano ottenibile coltivando una superficie più grande della stessa Terra! Non potendo materialmente esaudire la richiesta dell’esoso mercante e non potendo neppure sottrarsi alla parola data il Principe fece quello che in questi casi si usava fare a quel tempo: diede ordine di tagliare immediatamente la testa dell’inventore degli scacchi.

Non credi a questa storia? E allora adesso dimmi tu: perché tutti conoscono il gioco ma nessuno sa dirti chi l’ha inventato? 

Adesso sai la ragione per cui ancora oggi nessuno sa dirti quale è il nome dell’inventore del gioco degli scacchi [*].

In effetti il numero di chicchi risultante è di 264-1 (due alla sessantaquattro meno uno), pari ad un numero esorbitante, cioè a 18.446.744.073.709.551.615.

Questa è la leggenda che durante il Medioevo conoscevano tutti: nota con il nome di “Duplicatio scacherii”. Nella Divina Commedia è la formula che il poeta usa per dar l’idea al lettore di quanto grande sia il numero degli angeli nel cielo [Angeli? E se fosse che ne abbiamo davvero uno per ciascuno?].

L’incendio suo seguiva ogne scintilla

ed eran tante, che ‘l numero loro

più che ‘l doppiar de li scacchi s’inmilla.”

Paradiso, XXVIII, 91-93


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Sì, quando inizi puo’ anche sembrare poco più di un gioco. Serve un po’ di tempo per capirne il valore. Esattamente come per gli scacchi. Hai mai visto la pubblicità per il gioco degli scacchi? Eppure lo conoscono tutti… E’ il gioco del passaparola.

Pensa alla piu’ antica leggenda sull’origine degli scacchi e cosa vuol dire quel “dare valore a quello che fanno le Persone“. Con una card gratuita che ognuno di noi puo’ dare a chi gli è vicino. E 2 centesimi diventan 4…  E 4 diventan 8…  E… tutto quello che fai rimane nel tempo… Rimane nel futuro.

La forza della Card gratuita di Scaricare Tutto Tutti ?
Scacchi! La leggenda dell’origine del gioco degli scacchi…

Morale: No, non pensare che si possa ribaltare l’Economia con pochi centesimi. Però…

Fai un salto nel futuro.

Vedi come funziona la Card? Guardala nel video: clicka qui sotto. Guarda bene. E poi domandati: sei sicuro che un tuo amico ristoratore, un barista, o un professionista che conosci non lo possa credere interessante?

La soluzione c’è. Sta a noi capire come funziona. 

Ti è piaciuto l’articolo?  Votalo. Noi non possiamo conoscere il nome di chi lo vota, ma sarà come dirci grazie per averti offerto questa storia. Che magari farai conoscere ad altri…
[*] https://www.focus.it/cultura/storia/quando-sono-nati-gli-scacchi
Vuoi davvero sapere quando sono nati gli scacchi? C’è chi dice che il primo accenno a questo gioco si trovi in India, in un romanzo in sanscrito, il Vasavadatta, e risalga al 600 dopo Cristo
. Il gioco dall’India poi passò in Persia [l’attuale Iran] e, con il passa parola, soltanto verso il Mille arrivò in Europa. Il termine scacco matto deriva dalla voce arabo-persiana sha mat, che vuol dire “il re è morto”. Nulla si sa del suo inventore ma molti sono i giochi da tavolo, con l’uso di pedine, che erano già noti in Asia nel 5000 avanti Cristo e in Mesopotamia nel 3000 avanti Cristo, dei quali però si sono perse le regole. Vuoi sapere una battuta sugli scacchi?  Sai perché gli scacchi piacciono cosi’ tanto alle donne? Perché negli scacchi come nella vita la donna vale più dell’uomo: il Re puo’ fare soltanto un passo per volta, mentre la Regina puo’ andare dappertutto!     Come nella vita, vero?  :- )